Egli Vive… Il buon Carpenter intendo. E (ri)vive anche in questo blog, citato sempre e mai troppo spesso. Come parlare di un vecchio amico verso il quale si prova un rispetto laicamente sacro.
Essi vivono… E chi sono, “Essi”?
Diciamo subito che sono alieni. Ma altrettanto subito precisiamo che tutta la storia è un autorevole e calibratissimo pretesto per parlare degli “ultimi”, dei reietti, dei diseredati.
Fra questi John Nada-Roddy Piper (ex wrestler nella realtà) che vaga in una bidonville ai confini di Los Angeles, alla ricerca di un lavoro e della sua terra promessa.
Ciò che troverà sarà ben più importante a dire il vero… Troverà la “verità”.
E quale miglior posto per trovarla se non una chiesa, dove un prete cieco (e scopriremo che il vecchio adagio “non c’è più cieco di chi non vuol vedere” ha qui la sua massima raffigurazione), sorprenderà John a curiosare, costringendolo alla fuga.
La parrocchia improvvisata dei diseredati è in realtà il quartier generale di un gruppetto di ribelli che, grazie ad apparecchiature simili a radar interferisce sulle trasmissioni del canale 54: scopriremo durante il film che l’emittente è fra gli strumenti di propaganda extraterrestre.
I ribelli sono guidati da un “santone catodico” che per certi versi ricorda molto il Brian O'Blivion di Videodrome.
“Essi vivono, noi dormiamo”, riassume tutta la loro filosofia, costituendone l’unico comandamento.
La polizia aliena, intanto, trama e attua un blitz, ronzando sulla baraccopoli con un elicottero e attendendo la notte per sgomberare a suon di ruspe e sfollagente i diseredati, stanando allo stesso tempo gli eversivi.
John, riesce a scappare, salvare un ragazzo dal pestaggio autorizzato e rifugiarsi assieme alla famiglia di lui in una casa abbandonata, dalla quale, attraverso una finestra, assisterà allo scempio, impotente e incazzato...
Il giorno dopo, curiosità e senso di sconforto lo conducono a quel che rimane del campo e, infine, alla chiesa: qui, trova una scatola nascosta dietro un muro.
Nella scatola John spera di trovare qualcosa di utile, di vendibile, di commestibile forse.
Con grande sconforto scopre che è piena di occhiali da sole. Inevitabilmente, ne indossa uno, e comincia a errare senza meta per Los Angeles.
Che, improvvisamente, apre il sipario sulla verità… Essi vivono, lui, John, adesso è sveglio.
Iniziamo con i suoi occhi(ali) a scoprire che il mondo altro non è che una colonia di ributtanti alieni, molto simili a zombi, che lo governano, tappezzando ogni manufatto umano di slogan totalitaristici, che inneggiano al denaro e all’obbedienza incondizionata ai tiranni…
John Carpenter qui mantiene alta e costante la temperatura su temi politici che per la loro schietta evidenza potrebbero semplificare la messa in scena, straordinaria, di questi inquietanti alieni.
Ma quando ad un certo punto sceglieremo da che parte stare non vedremo l’ora di indossare gli occhiali da sole e dissolvere il velo su una verità scomoda e assai cupa.
Per concludere, se dovessi parlare degli effetti speciali del film, probabilmente, questa recensione sarebbe durata due righe di paragrafo: perché, diciamolo, quelle grottesche maschere in lattice colorato, senza movimento, senza “anatomia espressiva”, catturano poco o quasi niente l’attenzione dello spettatore.
Ma è compreso nell’economia della rappresentazione: se Carpenter avesse cavalcato l’onda dell’impatto visivo estremo, in stile “La Cosa” per intenderci, probabilmente, tutta la “polpa” della denuncia sociale sarebbe stata rigurgitata, digerita e inevitabilmente dimenticata.
Ma questo non poteva accadere, perchè questo è il film più “politico” di Carpenter, quello in cui “Egli” grida dentro il suo ingegnoso megafono una denuncia amara e divertita. Un film-congegno ad orologeria (vedasi il finale), altamente ironico e pregno di tutta la sua “sinistra” visione del mondo: qui, visto come quel che talvolta è, un laido vespaio di messaggi fascisteggianti e fintamente democratici.
Essi vivono, noi resistiamo...
Regia: John Carpenter
Produzione: Larry J. Franco (1988)
con Roddy Piper, Keith David, Meg Foster
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