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The Fog (1980)

Reduce dal successo di Halloween, John Carpenter, ritorna all’opera (e che opera), nebulizzando il meglio del suo genio nei sinistri e allucinati miasmi di “The Fog”.

La nebbia sta per avvolgere San Antonio Bay, ventosa e desolata cittadina californiana, tutta oceano e pescherecci. Attraversata in lungo e largo, oltre che dalla noia, dalle onde radio dell’emittente KAB sulle quali, la sirena Stevie-Adrienne Barbeau (qui ad alto grado di sexytudine), ammalia con musica e bollettini meteo gli abitanti della piccola comunità.

San Antonio Bay compirà 100 anni il 21 aprile del 1980.

La (mala)sorte ha pensato a un bel regalo, straordinariamente efficace e di impatto: una maledizione, fredda e salata, che emerge dal mare portando con sè antichi velieri, spade affilate, uncini da macellaio, alghe morte, occhi cavati e...zombi! Ebbene sì, ancora una volta i Nostri tornano (ritornano a dire il vero) con la loro spumeggiante e putrescente prepotenza.

Ma le maledizioni, si sa, non rotolano mai troppo lontano dalle cattive azioni.

Cento anni prima i sei padri fondatori, fra i quali il nonno del prete della città, Padre Malone (Hal Holbrook), fanno una bricconata di tutto rispetto: rubano l’oro a un gruppo di lebbrosi, capeggiati dall’inquietante Blake, che volevano pacificamente stabilirsi poco lontano dall’amena San Antonio Bay.

Con l’inganno, i sei farabutti, complice una nebbia (e cos’altro!) fitta e “provvidenziale”, conducono i malcapitati verso morte certa, facendo scaraventare sugli scogli il veliero sul quale viaggiavano. La “Elizabeth Dane” affonda assieme alla vergogna dei fondatori che recuperano l’oro e quel che della loro coscienza rimane. E costruiscono la gioiosa cittadina, tutta case, sciagura e chiesa.

Con questi presupposti John Carpenter mette in scena una godibilissima e terrificante “favola” d’annata e dannata, priva di lieto fine, come è giusto che sia.

Ancora una volta c’è l’antico Male che s’avventa sul presente come nebbia silenziosa e luminescente. Un Male umido, viscido, che alita sui tetti delle case e s’insinua, con la velocità di un fendente, su sei malcapitati, inconsapevoli eredi dei padri fondatori.

Ed infine, ancora una volta, una colonna sonora “sintetica” e incalzante sorregge tutta la narrazione, fino al definitivo dissolversi della nebbia…

Blake e i suoi fratelli...

Regia: John Carpenter

Produzione: AVCO Embassy Pictures, EDI Pictures (1980)

con Adrienne Barbeau, Jamie Lee Curtis, Janet Leigh, Hal Holbrook


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